Punture di zanzara: è allarme West Nile Virus
L’Istituto Superiore di Sanità mette in allerta la popolazione e invita a prevenire ogni esposizione alle punture di zanzara.
Il West Nile Virus sta mietendo vittime in tutto il Nord Italia con primi casi segnalati anche nel Centro-Sud
A trasmettere l’infezione tropicale è la zanzara comune (Culex Pipiens).

Motivi del Contagio
Dal 2015 l’Italia è il paese europeo più colpito dal West Nile, tanto che nel 2018 si è verificata una vera e propria epidemia con oltre 350 casi.
A metà luglio di quest’anno sono stati segnalati circa 20 casi di West Nile Virus tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte.
Il boom nei contagi è conseguenza diretta del cambiamento climatico, responsabile di generare un ecosistema ideale per la diffusione delle malattie tropicali.
Con l’aumento record delle temperature, anche zecche e pappataci hanno accelerato il proprio ciclo vitale raggiungendo prematuramente l’età adulta e moltiplicandosi rapidamente.
Lo stesso sta accadendo per il virus, che secondo gli esperti CDC Atlanta, in Italia sarebbe in fase ‘adolescenziale’, ovvero imprevedibile e al punto da far presagire anche un possibile ritorno della malaria.
Gli insetti portatori di infezioni tropicali quali appunto West Nile e Chikungunya insorgono in luglio inoltrato con picchi in agosto. Al contrario, quest’anno gli insetti portatori hanno fatto la prima comparsa straordinariamente a giugno.
Il caldo influisce anche su un secondo portatore del West Nile,ovvero i volatili.Gli uccelli migratori fanno da serbatoio del virus e stazionano lungo il Po infettando gli insetti dai quali ricevono punture. L’ISS precisa che il contagio non avviene tra persone.
West Nile: sintomatologia del virus
Chi contrae il virus sperimenta una sindrome simil influenzale, con disturbi quali febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Tuttavia, nel 20% delle punture di zanzara, il virus sfocia in gravi sintomi neuro-invasivi e potenzialmente mortali, quali encefaliti.
Non esiste al momento terapia specifica contro il virus, i cui sintomi scompaiono (nelle forme non gravi) generalmente dopo qualche giorno. Come per il Covid-19, i soggetti più colpiti da forme gravi sono anziani e soggetti fragili.
Prevenzione del contagio: evitare punture di zanzara
Il progressivo aumento delle temperature rende verosimile un incremento dei casi in tutta la Penisola. A conferma di ciò, la recente positività al West Nile Virus di molteplici esemplari di zanzara osservate in microscopio. L’invito del’ISS alla cittadinanza è quello di proteggersi ed evitare ogni esposizione alle punture di insetto. La scarsità delle piogge può contenere la diffusione delle zanzare positive al virus,
ma bisogna fare attenzione alle punture di zanzara soprattutto dal tramonto all’alba. La lotta agli infestanti richiede interventi professionali ed efficaci, evitando ogni fai-da-te.
La raccomandazione è quindi quella di tenere alta la sorveglianza su insetti e uccelli in quanto possibili serbatoi di West Nile Virus.
Non solo West Nile: allerta zanzara tigre (Aedes Aegypti).
Comparsa per la prima volta 30 anni fa, la zanzara Aedes Aegypti è comunemente conosciuta come zanzara tigre. Portatrice di pericolose malattie quali Dengue, Zika, Chikungunya e febbre gialla, la Aedes non è fortunatamente riuscita ad adattarsi all’inverno dei paesi occidentali. Tuttavia, alla luce dell’innalzamento delle temperature globali e del mitigamento delle temperature invernali, gli esperti ritengono verosimile che le Aedes possano diventare specie stanziale e insediarsi nella Penisola.
Le punture di zanzara possono trasmettere pericolose malattie come il West Nile Virus e altre malattie tropicali.
Per questo motivo è importante evitare morsi da parte di questi insetti e proteggere i propri spazi con trattamenti disinfestanti professionali.